Agroforniture

Agroforniture

lunedì 10 dicembre 2012

Incontri sull’Agricoltura di precisione


Terremerse organizza un doppio incontro per parlare di agricoltura di precisione: Venerdì 14 dicembre alle ore 17 a Filo (Sala Casa del Popolo, Via VIII Settembre ’44) e Lunedì 17 dicembre ore 17 a Burana (Sala Conferenze Corte Zanluca, via Virgiliana, 305).

Apre l’incontro Alberto Montagn,  Responsabile Agricoltura di Precisione Agricultural Support (partner Terremerse) che parlerà di: Agricoltura di precisione: metodi e strumenti per un uso corretto dei fattori di produzione aziendali; gestione dell’irrigazione, metodi e strumenti per ottimizzare l’uso dell’acqua. Seguirà l’intervento di Andrea Morelli, Responsabile Settore Impiantistica, Irrigazione e Drenaggio  Terremerse: l’irrigazione a goccia, una tecnica in continua espansione, utilizzo su orticole e risultati dell’impiego della manichetta su mais nella stagione 2012.

lunedì 18 giugno 2012

Terremerse partecipa a “Enovitis in campo”


Nei giorni 21 e 22 giugno Terremerse sarà a “Enovitis in campo”, in programma all’Azienda vitivinicola Condè a Fiumana di Predappio.
Terremerse sarà presente in partnership con alcuni dei principali marchi dei settori macchine e mezzi tecnici: BMS, Crapal, Gal Italia, John Deere Water, Profil Alsace Italia, Scam.

“Enovitis in campo”, giornate di prove nel vigneto, è una manifestazione a carattere itinerante. Rappresenta un momento di verifica delle potenzialità tecniche di ciascuna macchina, fornendo così un utile elemento di valutazione per le scelte dei viticoltori.
Oltre 100 gli espositori presenti in rappresentanza di tutti i comparti delle lavorazioni meccaniche (trattori, macchine per potatura, protezione fitosanitaria, lavorazione terreno) e dei mezzi tecnici (attrezzature per l’impianto, vivaismo, agrofarmaci, fertilizzanti, etc.).

giovedì 24 maggio 2012

CerealPlus Tour 2012 con Syngenta e Terremerse


In collaborazione con Syngenta, Terremerse organizza la tappa di Ravenna del loro “CerealPlus Tour 2012”, in programma il 28 maggio a Camerlona (Campo sperimentale – Azienda Fabri Guarini Dr. Cosimo, via Sant’Egidio).
La giornata sarà articolata in due momenti. La mattinata sarà rivolta agli alunni dell’Istituto Agrario Persolino di Faenza, classi quarte e quinte. Il pomeriggio, invece, a partire dalle ore 15, è aperto ai cerealicoltori della provincia. Tutti i soci di Terremerse sono quindi invitati a partecipare.
Accompagnati da esperti agronomi sarà possibile vedere direttamente in campo tutti i vantaggi dei Programmi di Coltivazione CerealPlus, prendere contatto diretto con i responsabili Syngenta di zona e mettere a punto assieme a loro il proprio programma lavori al fine di conseguire l’obiettivo di produrre qualità in quantità.

Successo per la giornata cereali di Terremerse


Nonostante l’inclemenza del tempo, sono stati più di 200 i partecipanti alla giornata “Cereali Autunno-Vernini: attività di sperimentazione e novità tecniche” organizzata da Terremerse il 23 maggio nel proprio campo sperimentale, sito all’Azienda Fabri Guarini Dr. Cosimo di Camerlona (RA).
I numerosi imprenditori agricoli, tecnici e fornitori presenti all’appuntamento hanno seguito con attenzione il programma di visita predisposto dalla Ricerca e Sviluppo di Terremerse.
Nuove tecniche di concimazione e di difesa contro le malattie fungine, prove sperimentali di confronto varietale di grano duro e tenero sono stati gli argomenti trattati in maniera precisa ed esauriente da Gianfranco Pradolesi, Denis Bartolini, Valerio Bucci, Giovanni Candolo, Gianfranco Donati.

giovedì 19 aprile 2012

Rendicontazione O.C.M. 2012

Come avviene annualmente, per agevolare tutti i soci interessati alla rendicontazione dell’O.C.M. 2012, la Cooperativa Terremerse e l’O.P. Pempacorer effettueranno, presso gli stabilimenti della Cooperativa, il servizio di raccolta dei documenti e di predisposizione della domanda per ottenere i contributi. Di seguito sono riportate le informazioni necessarie e la documentazione obbligatoria per presentare le domande e il calendario delle permanenze che saranno effettuate nelle varie zone.
La domanda di contributo O.C.M. può essere effettuata da parte degli associati che si sono prenotati presso la Cooperativa per gli investimenti realizzati dal 1° gennaio 2012 al 31 dicembre 2012.
Si fa presente che gli investimenti realizzati nel 1° Semestre devono obbligatoriamente essere comunicati entro e non oltre il 30/06/2012, dopo tale data non potranno più beneficiare dell’aiuto comunitario.

Investimenti per i quali si può richiedere il contributo sono:
investimenti per colture orticole
• piantine orticole microinnestate (solo per anguria e melone);
• ali gocciolanti (manichetta);
• materiale plastico per pacciamatura (solo se biodegradabile);
• materiale plastico per tunnellini.
investimenti per impianti frutticoli
• nuovo impianto di frutteto, le specie e le varietà sono quelle previste dal piano offerta della Cooperativa e sono esclusi dalla rendicontazione gli impianti autoprodotti;
• impianti di microirrigazione, fertiirrigazione;
• impianti antigrandine;
• metodo della confusione sessuale (solo per i soci che non beneficiano della “DIA” produzione integrata avanzata nel PSR).
altri investimenti
• taratura atomizzatore e/o barra effettuata nel corso del 2012 (solo per coloro che non beneficiano del contributo per la produzione integrata nel PSR);
• analisi del terreno effettuata nel corso del 2012 e direttamente con il laboratorio e non tramite la Cooperativa Terremerse (solo per coloro che non beneficiano del contributo per la produzione integrata nel PSR).
Il contributo sul materiale plastico (tunnellino, manichetta, ecc.) è erogato a condizione che l’azienda dimostri di aver smaltito tale materiale conformemente alla normativa vigente e si impegni a operare in tal senso. Il contributo per la pacciamatura è erogato solo a condizione che si usi materiale biodegradabile.

Documentazione obbligatoria da allegare alla domanda:
• copia delle fatture degli investimenti;
• copia delle bolle di accompagnamento (D.D.T.) se indicati in fattura;
• visura e mappa catastale dove si realizzano gli investimenti ed eventuali contratti di affitto se presenti;
• dichiarazione liberatoria rilasciata dal fornitore o contabile bonifico bancario, nel caso in cui le fatture siano già state pagate (si fa presente che sulle fatture per le quali si vuole ottenere il contributo non è ammessa la forma di pagamento in contanti anche per importi di piccola entità);
• copia di un documento di riconoscimento in corso di validità.
• per i nuovi impianti frutticoli:
- cartellini delle piante virus esente e/o bollino blu (almeno 2 per varietà), si ricorda che l’elenco delle varietà con obbligo della certificazione virus esente e/o bollino blu è quello fornito dal CRPV e dal CAV (consultabile presso il vostro tecnico), pertanto le varietà che non rispettano la certificazione prevista non sono ammesse a contributo;
- il vivaista deve riportare la classificazione delle piante come previsto dal prezzario regionale (esempio: astone diametro minimo 12 mm, pianta a gemma dormiente, astone classe 4/6 rami, pianta micropropagata di 1 anno ecc.);
• per gli impianti antigrandine
- preventivo dell’impianto sul quale deve essere riportato obbligatoriamente la tipologia dell’impianto (esempio reti piane, a capannina, ad elastici), la specie e la superficie sulla quale viene realizzato l’impianto, la dicitura che il materiale è conforme al prezziario regionale;
• per gli impianti fissi d’irrigazione:
- preventivo dell’impianto sul quale deve essere riportato obbligatoriamente la specie, la superficie sulla quale viene realizzato l’impianto e la dicitura che il materiale è conforme al prezziario regionale;
• per la taratura:
- copia dell’attestato di conformità rilasciato dal taratore;
• per l’analisi terreno:
- copia del risultato analisi rilasciato dal laboratorio.

martedì 27 marzo 2012

Terremerse propone la campagna anticipato ritiro agrofarmaci

L’anticipato ritiro degli agrofarmaci, realizzato in accordo con il tecnico Terremerse di riferimento, consente di pianificare le necessità di mezzi tecnici dell'azienda agricola per l’annata. Il tecnico Terremerse collabora nella valutazione dei consumi, per prenotare
solo i mezzi tecnici di sicuro utilizzo.
I vantaggi dell’anticipato ritiro sono: certezza della disponibilità nell’azienda agricola dei
mezzi tecnici al momento dell’utilizzo, condizioni estremamente vantaggiose per i prodotti
prenotati in questa fase dell’anno.
I Soci sono pertanto invitati a prendere contatto con il tecnico di riferimento per programmare gli acquisti. C’è tempo fino al 30 aprile 2012.

lunedì 13 febbraio 2012

Lo sviluppo della difesa integrata

 Che cos’è
“La protezione o difesa integrata è una strategia con la quale si mantengono le popolazioni dei fitofagi al di sotto della soglia di tolleranza sfruttando meccanismi naturali di regolazione e utilizzando metodi di lotta accettabili dal punto di vista ecologico, economico e tossicologico”.
In questa definizione sono messe in evidenza le parole chiave, in particolare il fatto che la protezione integrata non è un metodo né una tecnica e tanto meno una combinazione di metodi o di tecniche, ma una strategia, cioè “la scienza e l’arte” d i concepire l a protezione delle colture: in altre parole, un modo di pensare (V. Delucchi, 1988).
La difesa integrata è quindi l’arte del possibile. Per soglia di tolleranza o soglia economica si intende il limite al di sopra del quale un fitofago o un patogeno diventano dannosi, ad esempio per Cydia molesta nelle trappole sessuali la soglia è pari a 10 catture a partire dalla II generazione.
«I meccanismi naturali di regolazione sono divisi in fattori biotici e abiotici – spiega Massimiliano Meandri, della Ricerca e sviluppo di Terremerse - I fattori biotici sono principalmente rappresentati dai nemici naturali (predatori e parassitoidi) dei fitofagi, ma anche da funghi, batteri, virus ecc. Fra i fattori abiotici vengono ascritti la temperatura, l’umidità, le piogge ecc.. Infine, dopo aver rispettato i criteri sopra esposti, se è necessario si deve effettuare la terapia (trattamento) e in tal caso occorre dare la precedenza ai prodotti ecologici quali ad esempio la “confusione e distrazione sessuale”, il Bacillus thuringiensis, i virus, i funghi antagonisti, i nematodi entomopatogeni e quindi scegliere
eventualmente il prodotto chimico. Nella scelta del prodotto fitosanitario adatto, oltre all’efficacia si deve considerare la selettività nei confronti degli organismi utili (i prodotti poco selettivi vanno scartati) e non ultimi gli effetti sulla salute umana (tossicologia), quindi i prodotti tossici, molto tossici e quelli che riportano gravi frasi di rischio (es. R40, R63, R68, ecc.) non possono essere impiegati salvo rare eccezioni».

Breve storia
L’inizio della “Lotta Guidata” ha attraversato una fase di “messa a punto delle tecniche” dal 1973 al '79 mentre, il Progetto Regionale di Lotta Guidata è partito nel 1980 sulle colture di melo, pesco e vite a cui si è aggiunto in seguito il pero, coinvolgendo 38 tecnici su una superficie di 600 ha. Dal 1983 con l’impiego di prodotti biologici nasce il progetto di “Lotta Integrata”. Nel periodo dal 1986-90 la Regione Emilia-Romagna promuove il progetto quinquennale “Diffusione delle metodologie di lotta integrata alle avversità dei fruttiferi e alla vite” potenziando la ricerca e aumentando il numero di tecnici finanziati (che passano da 61 del ’85 ai 184 del 1990), le superfici (da 3.870 a 17.881 ha) e di conseguenza il numero degli agricoltori. Dal 1991 vengono interessate le varie Province tramite il Servizio di assistenza tecnica alle coltivazioni, che conta ben 12 coordinatori, 141 tecnici, 36 sperimentatori su 19.000 ha distribuiti nelle varie province, entrando con la razionalizzazione delle varie pratiche agronomiche: concimazioni, irrigazione, diserbo
ecc., nelle “Produzioni Integrate”. Dal 1992 diminuisce notevolmente l’assistenza diretta e parallelamente anche la qualità dei risultati. Vengono redatti i Disciplinari di Produzione
Integrata che comprendono quasi tutte le colture, modificati e aggiornati ogni anno e risultano tuttora uno strumento indispensabile.

Risultati ottenuti
Inizialmente con la “Lotta Integrata” si sono ottenuti importanti risultati economici rispetto ai metodi tradizionali, risparmiando fino al 50% sul numero e sul costo dei trattamenti. Per esempio, nei meleti con il metodo tradizionale si facevano in media 3 acaricidi; con l’introduzione della sola lotta guidata si è riusciti, in molti casi, a non fare più acaricidi.
Altro esempio importante riguarda la “confusione sessuale” nei confronti della cidia del pesco, che attualmente viene applicata su oltre 6.000 ha che rappresentano più del 90% della superficie provinciale a produzione integrata. Si è inoltre dimostrato che con questa strategia, in diversi pescheti, è stato possibile non trattare gli afidi grazie all’azione dei predatori e inoltre non trattare Cydia molesta fino alla raccolta.
Attualmente, grazie all’applicazione della Produzione Integrata, si ottengono ancora importanti riduzioni dei prodotti fitosanitari impiegati: sia quantitative (mediamente 20-35%), sia qualitative derivanti dall’impiego di prodotti a minore impatto sull’uomo (specie sui produttori) e sull’ambiente: riduzione di prodotti a elevata tossicità acuta del 70-90%, riduzione di prodotti a elevata tossicità cronica del 40-95%.
Normalmente chi applica le linee di produzione integrata riduce anche il totale dei residui e quelli dei singoli prodotti.
Anche gli effetti delle nuove norme (Direttive e Regolamenti Europei) che puntano a revocare o a limitare l’uso di prodotti più pericolosi, sono stati meno “problematici” per le aziende che applicano la produzione integrata.

Numero tecnici e superfici
Nel 2010 hanno operato in provincia di Ravenna 6 coordinatori, 75 tecnici su una superficie di 20.723 ha di colture frutticole e vite, che rappresentano il 59% del totale provinciale (vedi tabella).

Cosa si fa attualmente
Il programma, oltre a interessare tecnici e aziende, si articola: nelle riunioni a carattere regionale (30/anno per i coordinatori) che si sono svolte presso il Servizio Fitosanitario
Regionale, nei 12 seminari sulla sperimentazione che hanno interessato coordinatori, sperimentatori e tecnici svolti presso la Facoltà di Agraria dell’Università di Bologna. Le
riunioni a livello provinciale sono state 33, hanno coinvolto sia i coordinatori sia i tecnici; in tali incontri oltre alla linea tecnica viene discusso e redatto il bollettino tecnico di “Produzione Integrata”, che è stato prima predisposto in forma di bozza dai coordinatori e che viene poi divulgato tramite internet e a chi ne ha fatto richiesta.

Il ruolo della Cooperativa Terremerse
L’azienda è inserita a pieno titolo nei programmi regionali di produzione integrata con 3 coordinatori per la provincia di Ravenna - uno per la difesa, uno per il diserbo e uno per
l’irrigazione - e 8 tecnici, oltre a 6 tecnici per la provincia di Ferrara. In totale, vengono conferiti: ortofrutta su circa 4.200 ha, che corrisponde a circa il 90% del totale, e cerealproteici su circa 11.000 ha, che trova riscontro su circa il 50% del conferito, per una superficie complessiva di circa 15.000 ha seguita con il metodo delle Produzioni Integrate. Considerato che la produzione integrata riguarda attualmente circa il 60% del conferito alla Cooperativa, questo rappresenterà sicuramente un vantaggio considerato che dal 2014 sarà obbligatorio in tutta la Comunità Europea adottare linee di difesa integrata = IPM (integrated pests management).